IL BAROCCO SICILIANO
A Catania, scoprirai presto che il barocco ti abbraccerà ovunque.
IL BAROCCO A CATANIA
Catania appare oggi al visitatore accorto come una città nuova. Dal punto dì vista urbanistico e architettonico, il 1693 è il suo anno di nascita.
A partire dal tripudio di mascheroni, putti e fiori del palazzo Biscari, uno dei patrimoni dell’Unesco della città…
Sulla parte destra di via Vittorio Emanuele, poi, lungo il tratto che fiancheggia la cattedrale, scoprirai una miriade di edifici barocchi: palazzo Valle (sede della Fondazione Puglisi-Cosentino), che ospita spesso rassegne culturali e mostre d’arte moderna, palazzo Bonajuto e la scuola Convitto Cutelli, sull’omonima piazza, sede di magnifiche sale progettate da Vanvitelli e Vaccarini.
E sul finire del “corso reale”, Palazzo Reburdone, con i due dipartimenti della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania e la prestigiosa Accademia Gioenia.
Attorno all’elefantino, cuore magico della città, si trovano i principali gioielli di Catania: la cattedrale, la fontana Amenano e il palazzo degli elefanti. Nella splendida cattedrale, realizzata sulle rovine delle Terme Achilliane e di un tempio pagano romano, è custodito il corpo di Sant’Agata, adorata dai catanesi. La sua tomba si trova in una maestosa cappella, in fondo alla navata destra, protetta da una cancellata in ferro battuto risalente al 1926, opera di Salvatore Sciuto Patti.
Nella parte sinistra della cappella, una porta dorata dà accesso al luogo più sacro per i catanesi, “a cammaredda”, dove sono custoditi il busto di Sant’Agata e lo scrigno con le sue reliquie. Uno dei devoti più ferventi fu il viceré Ferdinando d’Acuña, il cui monumento funebre si trova proprio nella cappella.